Italia campione del mondo di volley femminile

Non so se sia solo una questione di pallavolo. Forse no. Perché quando vedi una squadra come questa — un gruppo che sorride, soffre e combatte come uno solo — la sensazione è che dietro ci sia un equilibrio raro, difficile da costruire e ancora più difficile da mantenere.

L’Italia femminile di volley è campione del mondo 2025. E la cosa più interessante non è tanto il titolo, quanto il modo in cui è arrivato: con ordine, serenità e una compattezza che sembrava perduta dopo gli anni delle tensioni interne e dei riflettori su Paola Egonu.

Lo dico con una certa distanza: gioco a pallavolo una sola volta alla settimana, in un gruppo amatoriale, e non ho mai seguito questo sport con particolare assiduità. Ma osservare una squadra che trova un equilibrio dopo le fratture, che si ricompatta e vince con naturalezza, è un buon promemoria su come — nello sport come altrove — la fiducia reciproca conti più dei singoli talenti.

La premiazione, con le lacrime e gli abbracci, chiude il cerchio. Nessuna retorica, nessun miracolo sportivo: solo il risultato di un lavoro ben fatto, di una squadra che finalmente sembra tornata a essere una squadra.