JUPITER: il supercomputer europeo
20 agosto 2025
Non capita spesso di poter dire che “l’Europa segna un punto storico nella tecnologia”.
Con l’attivazione di in Germania, il nostro continente entra ufficialmente nell’era dei supercomputer exascale: macchine capaci di superare il miliardo di miliardi di operazioni al secondo.
In pratica, significa poter simulare fenomeni complessi in un modo che finora era semplicemente impossibile: dal clima globale alle reazioni molecolari, dai nuovi materiali alla ricerca medica. Sono strumenti che permettono di elaborare enormi quantità di dati con una precisione che può cambiare il modo in cui facciamo scienza, sviluppiamo farmaci o addestriamo modelli di intelligenza artificiale.
JUPITER usa un’architettura ibrida con chip NVIDIA GH200 e processori europei di nuova generazione — qualunque cosa significhi esattamente. So solo che è una quantità di potenza di calcolo difficilmente immaginabile, alimentata da energia rinnovabile e ospitata presso il centro di ricerca , in Germania.
Da sviluppatore, fa piacere vedere l’Europa investire in qualcosa di così ambizioso. È un segnale che, forse, stiamo iniziando a credere di più nelle nostre capacità tecnologiche.